Canestro di frutta

Gruppo 2



Datazione: 1594 -1598
Tecnica: olio su tela
Ubicazione: Pinacoteca Ambrosiana, Milano
Dimensione: 47 X 62 cm

Soggetto
Con questo dipinto Caravaggio contravviene alle regole della gerarchia dei generi, sostenendo che la qualità del dipinto non dipenda dal soggetto ma dalla fattura. Con questo quadro si apre una fase nuova della pittura. Il cesto di vimini è rappresentato come se si trovasse in alto rispetto allo sguardo di un ipotetico spettatore, come se fosse posto su una tavola da cui dà l'impressione di sporgere lievemente. La scelta di questo taglio permette alla composizione di far emergere la natura morta attraverso l'uso di uno sfondo chiaro, uniforme e luminoso; la luce sembra provenire da una fonte naturale e svela le gradazioni di colore che differenziano gli acini verdi in primo piano e quelli già molto maturi nel grappolo posto dietro la mela bacata.

Simbologia
La frutta acquista un significato ambiguo: all'apparenza fresca e fragrante ma, facendo attenzione, comincia in realtà a marcire. Il canestro rappresenta un'allegoria che allude al tema religioso della "Vanitas". Il concetto della natura effimera della vita e delle cose terrene è una delle riflessioni centrali. Inoltre il colore caldo e dorato della luce allude alla presenza divina, presente in tutto lo spazio del quadro.


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