Quadro storico e culturale

Gruppo 1

Nel contesto storico del ‘600 trionfa l’arte barocca, facendo sì che vengano ripudiati i valori di misura del Rinascimento, colmando così il secolo di contraddizioni e violente polemiche. Con il termine “barocco” si indica una corrente che si diffuse in ambito artistico, letterario e scientifico, caratterizzata da un gusto quasi eccessivo; proprio per questo il termine assumerà una connotazione negativa a partire dal Settecento. Grazie all’accademismo carraccesco nascerà poi un nuovo tipo di cultura, a cui si avvicinerà anche la “corrente classicista romana”, da cui si trarranno magnifici risultati, ispirati soprattutto alla storia, alla campagna e alla rovina della città eterna, Roma. Alla corte papale, eccezionale centro di attrazione per gli artisti di tutta Europa, si avranno eventi di grande rilevanza per l’arte secentesca. Con la sua pittura sacra di esaltazione, la Chiesa cattolica sarà uno dei movimenti fondamentali di quest’arte, mentre l’altro sarà dato dall’arte di Corte delle grandi monarchie assolutiste. Per quanto riguarda la pittura, è sicuramente fondamentale l’attività del Caravaggio, che reagisce all’accademismo e al manierismo con importanti studi sulla luce, resa efficace ma al tempo stesso realistica. Particolarmente notevole nel Seicento romano è anche il fervore di rinnovamento architettonico-urbanistico, che culminerà nella sistemazione di Roma sotto il pontificato di Sisto V. A livello scientifico invece, è proprio nel ‘600 che vennero fatti importanti ricerche e scoperte da figure quali Galileo Galilei, Bacone e Giordano Bruno che rivoluzionarono il sapere scientifico. Agli inizi del ‘600 l’uomo assume maggiormente la consapevolezza che il suo intervento possa modificare la realtà in cui vive. La società viene vista come un essere umano che deve essere curato. Le condizioni di vita dell’intera società in epoca barocca non sono particolarmente diverse dall’epoca medievale o rinascimentale, per quanto ci siano stati progressi nelle varie scienze. Ciò che cambia è la percezione della realtà e della qualità della vita. L’uomo può migliorare la realtà ma può anche peggiorarla: in concomitanza con le crisi economiche dell’epoca emerge la percezione che i cattivi governi siano la causa del malessere nella società. Non stupisce quindi che le rivolte secentesche scatenate dagli strati sociali più bassi della popolazione fossero ben indirizzate contro i governanti colpevoli di pessima gestione. Permane la struttura sociale a piramide con al vertice l’aristocrazia di stampo feudale; inizia l’ascesa della borghesia che si occuperà sempre maggiormente delle attività di tipo economico, mentre sulla plebe viene riversato tutto il peso della vita sociale, comprese le tasse e le milizie per la guerra. La concentrazione demografica si sposta verso le città che diventano più popolose ed anche i contadini tendono a cambiare vita: si urbanizzano ed entrano a far parte della classe proletaria o della piccola borghesia. Il periodo in esame è purtroppo segnato da guerre, malattie e povertà che colpiscono duramente la popolazione; anche inflazione e crisi economica generano insicurezza e contribuiscono a creare la nuova concezione del XVII secolo: l’uomo è un individuo in lotta con tutto il corteo di mali che lo accompagnano.


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